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sabato 25 giugno 2016

Chi semina vento raccoglie tempesta!

All’indomani degli attacchi di Parigi dello scorso anno tutti ad indignarsi proprio come ieri per gli attentati terroristici in Belgio: ad essere colpito è il cuore dell’Europa. L’Europa libera, democratica, antifascista, accogliente, buonista. Ma è proprio cosi?
Crediamo proprio di no: almeno per i francesi la risposta è certamente no! Ogni giorno tramano, fanno e disfano governi nelle ex-colonie africane, schiavizzano ed umiliano le popolazioni di quel continente. Hanno ridotto la Libia ad una vera e propria polveriera dopo l’eliminazione di Gheddafi, hanno bombardato la Siria, finanziato l’Isis, passato le armi ai ribelli anti-Assad. Bombardamenti che hanno ucciso bambini, sterminato famiglie intere, colpito ospedali: li chiamano “danni collaterali”.
Se uno stato occidentale si comporta da terrorista uccidendo migliaia di persone è “danno collaterale”; se lo fanno 3-4 pazzi intrisi di ideologia islamica violenta quelli sono terroristi. Se la differenza fosse costituita solo dal numero di morti di certo i secondi sarebbero solo e soltanto degli agnellini paragonati ai cugini d’oltralpe.
Attenzione: non se ne esca qualcuno dicendo che difendiamo o giustifichiamo i terroristi. Chi ha il cervello cosi piccolo da pensare questo termini a questo punto la lettura: non ha gli strumenti intellettuali per andare oltre.
Che dietro questi attacchi ci sia una qualche regia è certo. Tale regia si serve di una manovalanza idiota, pronta a farsi esplodere in aria e che crede ai versi di un testo improbabile come il Corano. Dei coglioni insomma!
Abbiamo sentito in questi mesi dire che all’Isis vanno eliminate le fonti di finanziamento che tengono in vita l’esercito del califfo. E chi è a finanziare soprattutto l’Isis? Semplice: la Turchia e l’Arabia Saudita.
La Turchia, amica degli americani, contro il regime di Assad che chiede miliardi e miliardi di euro all’Europa e tiene in scacco i paesi dell’Unione sulla questione dei migranti. I nostri governati si tirano giù i calzoni e sganciano i quattrini mentre Putin svela il traffico di petrolio tra l’Isis e la Turchia. Il secondo paese è l’Arabia, guardacaso, anche loro fedeli agli americani, quel paese in cui non più di due mesi fa si recò il giullare della corte italiana con straccioni al seguito che si azzuffarono davanti quei beduini vestiti di bianco per dei Rolex.
Ecco dunque venire alla luce il tema principale: occorre restringere le libertà personali, limitare i principi fondamentali delle nostre costituzioni. In Francia Hollande si fa votare ciò dopo gli attentati di Parigi, dopo quelli del Belgio qualcuno ritorna su tale tema aggiungendo che gli stati dovrebbero cedere la loro sovranità (dopo quella monetaria!) per creare un esercito europeo.
Dunque se con le buone non si riesce a giungere a quegli obiettivi, che da sempre i poteri occulti si sono prefissi, ecco che l’aiutino arriva da questi attentati, a mio parere, molto poco credibili.
Non lo dico io ma lo dice un parlamentare belga che afferma:
“Di due cose l’una, o i nostri servizi di sicurezza sono incompetenti e incapaci di proteggere i luoghi sensibili come l’aeroporto nazionale o la rete di metropolitana di Bruxelles, o sono gli stessi servizi all’origine di questi attentati”.
E dunque gli islamici, gli immigrati cosa c’entrerebbero? Gli immigrati sicuramente nulla in quanto chi commette questi reati immondi è gente del posto, nati e cresciuti in Europa da genitori o nonni immmigrati. E‘ gente integrata di cui spesso le famiglie ignorano le intenzioni e proprio per questo ancora più pericolosi.
Ecco quindi dimostrato il totale fallimento della società multirazziale: non è un caso se questi attentati avvengono in paesi che prima dell’Italia hanno accolto, hanno aperto le loro società agli esotismi, alle sub-culture africane ed islamiche. Oggi ne raccolgono i frutti, anzi le macerie ed i cadaveri. L’Italia in questo processo è indietro di almeno 10-20 anni. La Francia ed il Belgio di oggi saranno l’Italia di domani. Si fermerà dunque tale processo involutivo? Ovviamente no in quanto il disegno è ben preciso: eliminare ogni forma di cultura e tradizione europea, eliminare gli stessi stati, i popoli e creare un’ammasso informe di popolo senza radici, da sfruttare e schiavizzare economicamente e da far saltare in aria all’occorrenza per emettere qualche altra legge speciale.

A tutto ciò la soluzione è una sola: l’Europa, l’Italia, deve tornare ad essere bianca e cristiana. Peccato: prenderemo esattamente la strada opposta…

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